Skip to content

Cos’è la cataratta?

Cos’è, chi colpisce e quando è il momento di operarsi

La cataratta è una patologia oculare che consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino.

Il cristallino è la lente naturale presente all’interno dell’occhio: tramite essa passano i raggi luminosi che entrano dalla pupilla e vanno a finire sulla retina. Quando questa lente si opacizza, la percezione delle immagini appare confusa a causa dell’annebbiamento della vista.

L’origine del termine è curiosa. Il significato di cataratta deriva dal verbo greco “katarasso” che significa “venir giù”. In passato, infatti, si credeva che la vista offuscata dipendesse da un velo “venuto giù dall’alto”.

Dr Edoardo Ligabue sala operatoria cataratta con femtolaser LensX Alcon
Chi-colpisce-la-cataratta-edoardo-ligabue

Chi colpisce?

Si tratta di una malattia comune legata all’invecchiamento che colpisce più della metà delle persone sopra i 60 anni.

Questi i dati ISTAT sulla diffusione in Italia della cosiddetta cataratta senile:

  • 8,5% della popolazione tra i 70 e i 74 anni
  • 12,4% della popolazione tra i 75 e i 79 anni
  • 17,1% della popolazione che supera gli 80 anni

Possiamo dire, a titolo di esempio, che la cataratta a 46 anni è sicuramente più rara della cataratta a 60 anni.

Tuttavia può anche verificarsi dopo la nascita (cataratta neonatale), nei primissimi anni di vita (cataratta giovanile congenita), a seguito di lesioni o traumi gravi all’occhio (cataratta traumatica), nei diabetici ed in seguito ad un’eccessiva esposizione ai raggi solari o in persone affette da altre malattie oculari o che hanno fatto uso di farmaci come il cortisone o chemioterapici (cataratta da farmaci o malattie).

Oggi in Italia si eseguono circa 670.000 interventi di microchirurgia oculare per la cura della cataratta.

Le diverse tipologie di cataratta
Ci sono diversi tipi di cataratta, che possono colpire in diversi momenti della vita e per cause diverse. Ecco i più comuni:

Cataratta nucleare

Si forma al centro del cristallino, l’area nota come nucleo. Con l’avanzare dell’età, il nucleo può indurirsi e opacizzarsi, influenzando la chiarezza della visione.

Cataratta corticale

Caratterizzata da opacità biancastre che si originano nella periferia del cristallino e si estendono verso il centro in forma di raggiera. Questo tipo di cataratta può causare problemi come l’abbagliamento.

Cataratta secondaria

Si sviluppa spesso dopo un intervento chirurgico per altre patologie oculari, come la chirurgia della cataratta primaria, o in seguito a malattie come il diabete.

Cataratta congenita

È presente dalla nascita o che si sviluppa durante l’infanzia. Le cause sono legate a fattori genetici, infezioni intrauterine o problemi metabolici.

Cataratta sottocapsulare posteriore

Consiste nella formazione di opacità nella parte posteriore del cristallino, proprio sotto la capsula che lo racchiude. In genere colpisce le persone con diabete o coloro che assumono steroidi per lunghi periodi.

Cataratta giovanile

Emerge durante la giovinezza. Il segno distintivo è l’opacizzazione del cristallino. Le cause possono essere molteplici, includendo fattori genetici, traumi, esposizione prolungata ai raggi UV, e alcune malattie sistemiche.

Cause, sintomi e diagnosi della cataratta

La cataratta può avere differenti sfumature, con origini e sintomatologia differenti in base alle casistiche. In tutti questi casi, però, la diagnosi viene formulata dal medico oculista a seguito di una serie di analisi.

Diagnosi-della-cataratta-edoardo-ligabue

Le cause

Le cause della cataratta possono essere diverse e variano a seconda della tipologia del disturbo e dell’età di insorgenza.

Parlando di cataratta e cause alimentari, una dieta povera di antiossidanti può favorire l’insorgere della malattia. Questo perché gli antiossidanti esercitano una funzione protettiva contro l’opacizzazione del cristallino.

La cataratta secondaria può avere cause legate ad altre condizioni mediche, come il diabete. Oppure, può essere dovuta a trattamenti come l’uso prolungato di cortisone, che può portare alla cataratta da cortisone. La cataratta diabetica è un esempio di come le malattie sistemiche siano in grado di influenzare la salute degli occhi.

La cataratta giovanile e la cataratta sottocapsulare posteriore possono svilupparsi a seguito di fattori genetici o malattie sistemiche. Tra le cause della cataratta precoce ci sono generalmente l’esposizione a radiazioni UV, il fumo e l’aver subito traumi oculari.

La cataratta corticale si può formare a causa di alterazioni nel metabolismo del cristallino, mentre le cause della cataratta congenita sono spesso genetiche o associate a infezioni intrauterine.

Infine, la cataratta infantile può essere legata a condizioni ereditarie o svilupparsi senza una causa apparente.

Sintomi-cataratta-edoardo-ligabue
Sintomi-cataratta-a-edoardo-ligabue

Con quali sintomi si manifesta la cataratta?

I sintomi della cataratta sono diversi e possono avere un’intensità crescente all’aggravarsi del disturbo. La cataratta tende a svilupparsi in modo graduale senza causare dolore o produrre cambiamenti nell’aspetto dell’occhio.

La tipologia più comune, quella senile, si manifesta in entrambi gli occhi (bilateralità della malattia) anche se di norma un occhio viene interessato prima dell’altro.

A proposito di come si manifesta la cataratta, i sintomi più comuni sono:

  • Visione annebbiata e sfocata
  • Problemi di visione notturna
  • Fotosensibilità e abbagliamento
  • Percezione di aloni attorno alla luce
  • Percezione di colori sbiaditi, ingialliti (discromatopsia)
  • Visione sdoppiata.

In molti casi si ha la comparsa (o se già presente, l’aumento) della miopia (ametropizzazione) che, nella terza età, annulla la presbiopia, ossia l’anziano riesce “inspiegabilmente” a leggere senza occhiali, facendo pensare ad un miglioramento del disturbo tuttavia transitorio poiché con il passare del tempo cresce il difetto visivo.

Diagnosi

La diagnosi della cataratta passa attraverso un accurato esame oculistico. Il tuo medico oculista inizierà con un test della vista per valutare l’acuità visiva. La misurazione dell’acuità visiva aiuta a capire quanto la cataratta impatti effettivamente sulla qualità della tua vista.

Poi, utilizzando una lampada a fessura, uno strumento che illumina l’occhio permettendo di osservare le sue strutture interne, il medico esaminerà il cristallino alla ricerca di opacità.

Un altro test utile per la diagnosi è la tonometria, che misura la pressione all’interno dell’occhio, importante per escludere altre condizioni come il glaucoma.

Successivamente, un esame del fondo dell’occhio, eseguito con pupille dilatate, permetterà al medico di vedere la retina e altre strutture situate nella parte posteriore dell’occhio.

La topografia corneale può essere utilizzata per valutare la forma della cornea e la biometria oculare misura le dimensioni dell’occhio, entrambe utili nella pianificazione di un eventuale intervento chirurgico.

Centro-diagnosi-cataratta-edoardo-ligabue

Quando è il momento di operarsi?

Il momento di operare la cataratta è legato principalmente all’impatto che questo disturbo ha sulla qualità della tua vita. Se le attività quotidiane come leggere o guidare diventano difficili, potrebbe essere il momento giusto per valutare di operarti.

Generalmente si opera prima un occhio e poi l’altro. Non esiste una regola fissa su quando operare la cataratta del secondo occhio, anche se si opta spesso per una distanza temporale di 1-2 settimane. La decisione si basa sulla condizione dell’occhio stesso e sul recupero post-operatorio del primo intervento.
Donna sorridente che ha appena concluso con successo intervento alla cataratta

Tipi di lenti intraoculari per la cataratta

Non esistono medicine, diete o occhiali in grado di far regredire la cataratta. L’unico trattamento valido e risolutivo è una correzione visiva con l’intervento di chirurgia della cataratta. Con la chirurgia, le probabilità di ottenere un miglioramento della visione post-operatoria sono eccellenti (superiori al 97%).

L’intervento di cataratta negli ultimi 15 anni ha avuto un’importante evoluzione. Il progresso di questo intervento di microchirurgia è dovuto al miglioramento della tecnologia delle lenti utilizzate per sostituire il cristallino opacizzato.

Si è passati da lenti semplici e monofocali a lenti più complesse e più performanti. Stiamo parlando delle “multifocali”, che nel loro ultimo step di sviluppo sono definite “customizzate”: quest’ultimo termine deriva dall’inglese “customer” (cliente) e sottolinea come ogni paziente possa contare su una lente personalizzata. In seguito a una diagnosi accurata, che pone il focus sulle necessità e sulle attività quotidiane di ogni singolo individuo, si passa ad una scelta delle lenti il più accurata possibile. Per dirlo brevemente, tenendo conto delle esigenze specifiche del paziente, la stessa lente permetterà di vedere bene da lontano e da vicino.

Se sto leggendo un libro o chattando su WhatsApp e contemporaneamente voglio tenere la tv accesa sul mio programma preferito, non ho bisogno di mettere e togliere continuamente gli occhiali.

I principali tipi di lenti per la cataratta sono i seguenti:

  • Lenti multifocali e lenti trifocali, Progettate per fornire una visione chiara a più distanze, queste lenti riducono la dipendenza dagli occhiali.
  • Lenti Edof, che offrono una visione chiara e più ampia da vicino a lontano, con transizioni più fluide rispetto alle multifocali.
  • Lenti Miniedof, una versione con un range di focalizzazione leggermente ridotto rispetto alle Edof, ma con potenziali vantaggi in termini di minori aberrazioni ottiche.
  • Lenti personalizzate, adattate alle tue specifiche esigenze visive. Queste lenti possono includere correzioni per astigmatismo o altre aberrazioni ottiche.
Come-scegliere-le-lenti-cataratta-edoardo-ligabue
Cataratta-quando-operare-edoardo-ligabue

Come prevenire la cataratta

Per la prevenzione della cataratta è importante seguire uno stile di vita salutare.

Tra le abitudini virtuose, proteggere gli occhi dai raggi UV con occhiali da sole e protezione UV è importantissimo. Altrettanto importante è seguire una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti come luteina e zeaxantina, vitamina C e vitamina E, che contribuiscono a ridurre il rischio.

È importante evitare il fumo, gestire il controllo del diabete e ridurre il consumo di alcol. Allo stesso modo, altri accorgimenti utili sono il mantenimento di un basso consumo di zuccheri, una buona gestione dello stress ed evitare ogni trauma oculare.

Per controllare lo stato di salute dei tuoi occhi, sottoponiti ad esami oculistici regolari e ad un check-up oftalmologico periodico. L’uso di occhiali protettivi durante attività a rischio possono contribuire a mantenere gli occhi sani.

Torna su